C’è stata una donna, nella vita di Radio Rai che, a partire dagli anni Settanta, ha dato un apporto alla ideazione dei programmi che non ha pari nella storia della Radiofonia Italiana.
Questa donna si chiamava Lidia Motta, donna di cultura, appassionata di teatro e soprattutto portata alla sperimentazione ma sempre riservata, che agiva dietro le quinte, spinta ad andare avanti a dispetto del suo sesso e delle pressioni che le venivano da ogni parte da dirigenti sempre timorosi del “nuovo”.
Lidia Motta ha ideato le Interviste impossibili, la soap opera radiofonica, ha creato Sala F, una trasmissione di sole donne per tutte le donne, ha condotto la barra del timone di Radiodue 3131 in anni in cui alla conduzione c’era il direttore di Radio 2, Corrado Guerzoni.
Gianni Gozzoli, giornalista e produttore di podcast, si è accorto di questa donna e ha realizzato per Radio Techetè, uno dei canali web di Radio Rai,,  un programma in sette puntate sulla sua carriera e personalità, ascoltabili dal sito del canale Web.
Le trasmissioni sono costruite con la formula delle Interviste impossibili dove Daniela Penelope Perozzi dà la voce a Lidia Motta che, solo alla fine di ogni puntata, interviene con la sua voce.

Ascoltiamo un breve estratto della prima puntata

La signora della Radio. Lidia Motta